SENTIERO CAI 122

Descrizione del percorso:

Il sentiero, contrassegnato dal segnavia CAI 122, inizia dalla scalinata in fondo al parcheggio di sinistra di Pruno, all’entrata del paese. Si esce dal paese percorrendone le stradine interne e, subito, ci si ritrova in un bosco di castagni che si risale con una bella mulattiera a tornantini.

Si arriva così, in breve, a sboccare, nei pressi di un’abitazione, su di una stradello che si dovrà percorrere in salita per circa duecento metri, per ritrovare, dopo un tornante, il sentiero 122 che sale sulla destra della carreggiata.

Si sale per qualche minuto, fino ad incontrare la fine della stradina precedente, nei pressi di una teleferica. Volendo si sarebbe potuto arrivare fin qui con l’auto, risparmiando un paio di centinaia di metri di dislivello.

Si continua a salire fino ad incontrare delle abitazioni, nei pressi delle quali il sentiero costeggia per un pezzo il corso di un ruscello.

Pian piano il bosco sembra diradarsi fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo con una bella marginetta davanti alla quale il sentiero si biforca. Siamo all’Alpeggio Pereta ed il ramo del percorso da seguire è quello di sinistra, come indicato sul muro della marginetta stessa.

Prendendo invece quello di destra si arriva in qualche minuto alla Case per Vacanze “Fuorimano”, una confortevole abitazione, situata in una posizione magnifica, che, per chi ama la “privacy”e desidera una buona base per le proprie escursioni nella zona, è possibile affittare anche per brevi periodi. Una curiosità: Morgana, la bella bimba di Valerio e Patrizia, i proprietari di “Fuorimano” è stata battezzata proprio nella marginetta che abbiamo appena incontrato.

Proseguendo, il sentiero si addentra in un altro bosco di castagni, per uscire poco dopo in ampie praterie di cresta e raggiungere il Passo dell’Alpino, da dove si hanno viste stupende sul Corchia, sulla Pania, sul Forato ed il gruppo Nona-Procinto, ed in basso, sui paesi di Levigliani e di Terrinca.

Dal Passo dell’Alpino il tracciato prosegue, per un breve tratto, su rocce scalinate, per poi farsi più dolce, quasi in falsopiano, e, in breve, dopo aver attraversato un boschetto di abeti, raggiunge la Foce di Mosceta, nei pressi della quale si trova il Rifugio Del Freo, dove, volendo, ci si può riposare e rifocillare.

La foce di Mosceta, oltre che un posto stupendo, è anche un vero e proprio crocevia di sentieri; per raggiungere la vetta della Pania della Croce si deve scegliere quello contrassegnato dal segnavia CAI 126, che con una salita costante, ma priva di grandi pendenza, porta dapprima, dopo aver attraversato un boschetto di faggi, alla piazzola elicotteri in località “Tavolino” e quindi, con ampie volte, alla larga, pietrosa cresta sommitale, che in breve tempo conduce alla cima della Pania della Croce (mt.1859).

La vista che si gode da questo punto delle Apuane ripaga abbondantemente la fatica fatta per raggiungerlo. Il ritorno si farà ripercorrendo, all’inverso, lo stesso tragitto.