SENTIERO CAI 41

Descrizione del percorso:

Arrivati a Canevara si parcheggia dove è possibile, per esempio, come facciamo noi, lungo la strada principale. Poi ci spostiamo nei pressi del ponte sul Frigido, davanti al quale, sul lato opposto della strada, inizia un breve tratto asfaltato riportante il segno del sentiero.

Dove finisce l'asfalto (5') e inizia lo sterrato c'è un cartello del Cai con le indicazioni, posto però un po' troppo in alto per essere leggibile. Il tratto iniziale è molto ampio, ameno e ombroso, e costeggia il Fosso di Antona (tributario del Frigido) che ci rimane a sinistra. Un tratto del Fosso è stato attrezzato come piscina e strutture di sosta per lo svago dei canevaresi.

Più avanti il sentiero si apre e a 10' arriviamo presso il Ponte della Tavella (cioè delle piastre di pietra), risalente al XIII secolo, esso attraversa il Fosso per cui ci troviamo adesso a costeggiarlo mantenendolo a destra. La mulattiera è adesso molto ricca di vegetazione, a tratti è anche fastidiosa.

A 17' saliamo per tornantini, allontanandoci dal Fosso fino a superare un affluente dello stesso. A 22' siamo presso dei ruderi, poi la mulattiera si fa più pulita dalla vegetazione e continuiamo per tornanti delimitati da muri di contenimento.

A 28' c'è un bivio ben segnato, dove dobbiamo prendere a destra, subito dopo c'è una maestà con affresco della Madonna col Bambino e Santo, in condizioni molto precarie. La mulattiera riprende molto ricca di vegetazione e, sulla destra in alto, cominciamo a vedere le case del borgo di Altagnana e la visuale su di esso progressivamente si aprirà.

Alcuni tratti del sentiero sono ora piuttosto intrisi d'acqua, con la tipica vegetazione dei luoghi umidi, a causa delle acque che scendono dall'alto.

A 43' troviamo un altro rudere che pare quello di una vecchia maestà, e dopo qualche minuto arriviamo ad una zona degradata a causa dell'immondizia che scende dal basso, portata dalle acque.

Poi il sentiero si fa più pulito e a 59' intravediamo, tra gli alberi, sulla sinistra, le cave della zona di Casette-Gioia e poco avanti una bella casa d'abrì addossata a una roccia. A sinistra abbiamo un corso d'acqua che scende da Antona (tributario del Fosso principale) e il tratto che percorriamo è umido e a tratti molto degradato e si inizia a vedere Antona.

A 01h 05' siamo sulla strada asfaltata, prendiamo a destra in lieve discesa e dopo un centinaio di metri saliamo a sinistra, per una strada asfaltata che porta al paese. Continuiamo su di esso, costeggiando il borgo, e a 01h 14' prendiamo a destra, evitando di entrare in paese.

I segni sono evidenti e qua è presente una fontana e un cippo marmoreo che ricorda la Linea Gotica e la Via della Libertà. Dopo pochi metri il sentiero sale a sinistra, molto ripido e delimitato da lampioni, il panorama si apre sulla costa, su Massa e sul borgo di Altagnana.

A 01h 14' siamo presso il Santuario della Madonna delle Grazie al Colle (XVII secolo), con terrazza panoramica su Antona, ma la vista è impedita da alcuni castagni. Il sentiero ora si fa più stretto, tra uliveti e orti e di fronte si intravede la cresta Focoraccia-Carchio.

Al primo bivio si deve deviare, in salita, a sinistra (è presente un segno), poi si prosegue con tanta vegetazione, si superano dei ruderi e dopo essi si sale ancora a sinistra, lasciando sulla destra una casa bianca.

A 01h 10' si deve evitare una successiva deviazione verso destra. Dopo 5' ci sono alcune case e a 01h 37' attraversiamo la strada e subito di fronte abbiamo il sentiero che costeggia altre abitazioni, con vista sulla cresta della Focoraccia.

A 01h 42' attraversiamo nuovamente la strada, di fronte c'è il sentiero con la maestà gialla Bertilorenzi-Pasqualini. Il sentiero è più pulito e a 01h 48' abbiamo una bella vista: dagli Uncini al Carchio. Due minuti dopo incontriamo una bella casa, con marginetta senza icona, qui ormai i segni sono scomparsi.

Continuiamo in falsopiano fino ad arrivare, a 02h, a una zona di orti ben curati (sulla sinistra), dove c'è una scalinata in cemento con un segno rosso stinto, qua dobbiamo salire verso sinistra. Siamo nella zona di Campareccia. C'è da aggiungere che prima e dopo ci sono alcuni segni giallo-verdi.

Saliamo tra case e orti e poi il tratto scalinato diventa uno stradello in cemento che permette anche l'accesso alle auto. A 02h 07' siamo sulla strada, presso l'Hotel La Campareccia, che rimane a destra. Dobbiamo percorrere adesso uno stradello cementato, privato, con cancello, comunque sulla destra c'è il sentiero sempre accessibile.

Alla fine del tratto cementato arriviamo presso una casa, a 02h 17', la superiamo verso sinistra, immettendoci in un sentiero in salita, con qualche segno rosso piuttosto stinto e, poco più avanti, troviamo quello che sembra un ricovero per animali, con la scritta Campareccia, la zona costituisce oggi una palestra di roccia.< Dopo pochi minuti il sentiero sale ripido per le ultime pendici sud-est del monte di Antona. La traccia è abbastanza evidente, con qualche segno molto stinto, nella parte più alta ci sono anche alcuni alberi.

A 02h 35' arriviamo presso una maestà con all'esterno un altare, anch'essa è decorata con un affresco della Madonna col Bambino e Santi. Saliamo pochi metri e arriviamo alla cosiddetta "Foce", alla base del Monte di Antona, con alcune indicazioni arrugginite del Cai e due sentieri distinti per l'ex Rifugio Massa del Cai:: uno è diretto verso destra e percorre il versante a mare, quello di sinistra (che noi seguiamo) invece scende per qualche metro e poi si sviluppa verso destra nel versante interno.

Dalla Foce il panorama si apre d'incanto sulle Apuane, dal Sagro fino al monte Macina, mentre in basso si scorge il borgo di Casania. Il sentiero sale lievemente con bel panorama sulla sinistra. In basso scorgiamo una traccia con segni rossi che sale da Redicesi, altro borgo della montagna massese, e termina alla Foce. Intanto il sentiero entra nel bosco e sale fino ad una costruzione che si rivela essere un riparo delle capre, ma queste non gradiscono la nostra presenza, arriviamo qua a 02h 50'.

Il sentiero continua poco sopra la costruzione, come prolungamento di quello fatto finora, e prosegue piuttosto degradato. A 02h 58' scorgiamo, verso sinistra, alcune case e, poco dopo, il sentiero si innesta in un sentiero ameno che proviene da destra e che faremo al ritorno.

Il percorso adesso è piacevole e in breve (03h 14') arriviamo all'ex Rifugio Città di Massa. Questa grossa struttura è chiusa per mancanza di fondi da parte del Comune di Massa che ne è proprietario. Qua sarebbe possibile scendere, in pochi minuti, per la strada, fino all'Orto Botanico (di cui consigliamo la visita) e, superata una galleria, portarsi alla Tecchia, dove è presente un sacrario della Guerra di Liberazione e dove il sentiero 41 prosegue per le Gobbie.

Noi invece saliamo per lo stradello che porta alla zona alta del Rifugio stesso, che è molto panoramica sulla Cresta Uncini-Carchio e sul vicino Orto Botanico, oltre che sulle Apuane, dal Sagro al Macina. A 03h 20' siamo presso la piazzola dell'elicottero dalla quale si diparte un sentiero di crinale che seguiamo per qualche minuto fino a 03h 27', esso porta a confluire nel sentiero che faremo al ritorno.

A 03h 33' sostiamo presso l'edificio del Rifugio fino a 03h 47'. Torniamo indietro e, al bivio descritto in precedenza, a 03h 56', prendiamo sulla sinistra, il percorso è inizialmente ameno, in lieve salita, poi inizia a scendere. Naturalmente è possibile tornare indietro per la strada fatta all'andata con minori problemi di orientamento.

A 04h 02' si innesta, da sinistra, il sentierino proveniente dal crinale, che inizia dal Rifugio. Dopo un paio di minuti, invece di scendere, continuiamo diritti, in lieve salita, sempre su traccia evidente, avendo di fronte il Sagro.

A 04h 08' c'è l'ingresso di una grotta e più avanti il panorama si apre sul monte di Antona e il Golfo della Spezia. Continuiamo poi a caso lungo il crinale, mantenendoci sul versante sinistro e a 04h 12' siamo nuovamente alla maestà presso la Foce.

A 04h 41' siamo sulla strada presso l'Hotel Campareccia e a 04h 56' siamo di nuovo sulla strada presso la marginetta Bertilorenzi, e 5' dopo ancora attraversiamo la strada. A 05h 12' siamo al Santuario di Antona e a 05h 23' siamo all'inizio della discesa dalla strada. A 05h 46' siamo alla maestà, a 05h 58' siamo al Ponte della Tavella e a 06h 07' terminiamo l'escursione.