SENTIERO CAI 154

Descrizione del percorso:

Subito prima del cartello stradale che indica Gronda, sulla sinistra, c’è la strada per Casania che termina presso uno slargo-parcheggio, alla base del borgo. Saliamo al paese e siamo subito alla chiesa dipinta di rosso, dietro la quale inizia il sentiero 154 per Piano dei Santi e Forno.

Esso si dirige a destra ed esce subito dal paese ben segnato e molto ameno. Costeggiamo alcuni terrazzamenti coltivati a vite e ulivo e a 8’ siamo presso una captazione di acqua da cui il sentiero sale più ripido.

Percorriamo ora un tratto che si alterna tra bosco non fitto a spazi all'aperto. A 13’ abbiamo alcuni ruderi sulla sinistra e a 18’ percorriamo un tratto in falsopiano che è panoramico sulla strada percorsa in precedenza. Poi riprendiamo a salire e cominciano a predominare i pini.

A 36’ troviamo un vecchio carrello metallico usato dai minatori, infatti tutta la zona è ricca di miniere sfruttate nel secolo scorso e anche precedentemente. Dopo 10’ siamo presso uno spuntone panoramico; facciamo una breve sosta poi continuiamo a salire rientrando così nel bosco.

A 52’ siamo presso un ravaneto che costeggiamo e a 55’ troviamo un’indicazione sulla destra, con la scritta “grotta”. Questa si trova a una decina di metri ed è, in realtà, una miniera abbandonata posta in posizione molto panoramica con vista fino al mare.

Dopo una breve sosta torniamo indietro e iniziamo a salire per tornantini. A 01h 04’ siamo presso i ruderi di una costruzione con vecchi macchinari che servivano per il lavoro della vicina cava di onice. Un minuto dopo siamo presso la cosiddetta cava di onice.

In realtà il materiale scavato era un calcare stratificato con colorazione particolare che lo faceva somigliare al più prezioso onice (una varietà di quarzo che è una roccia silicea e non calcarea). Entriamo nella parte iniziale della cava, dove sono presenti cartelli indicatori che spiegano il lavoro effettuato in passato nella cava e poi torniamo indietro (per esplorarla serve attrezzatura adeguata e una guida che la conosca) .

A 01h 14’ prendiamo a destra per il sentiero non numerato che va a raccordarsi con il 161 Resceto-Castagnolo. Invece sulla sinistra il sentiero 154 porta al vicino abitato di Piano dei Santi e poi a Forno.

Il sentiero percorre a mezza costa il versante sud del modesto monte Girello, in piano o in leggera salita, e si mantiene sempre molto panoramico sul monte Sella e sul Pelato. In basso, a destra, scorgiamo il paese di Casania e dietro Gronda.

Le fioriture sono veramente lussureggianti: dalla Santolina, all’Elicriso, alla Santoreggia, all’Origano, alla Ruta e alla Ginestra... solo per citare le principali piante. A 01h 45’ iniziamo un tratto di salita ripida, a zig zag, che più in alto diventano tornanti ampi, a 02h 05’ siamo nel punto più alto e riprendiamo la salita normale.

A 02h 30’ curviamo a destra, lasciando il sentiero per Castagnolo, per dirigerci alla cresta che abbiamo sulla nostra destra. La deviazione non è molto evidente, ma il percorso che dobbiamo fare è quello di superare la cresta per congiungerci a un sentiero ben segnato che ci riporterà a Castagnolo.

Inizia adesso la parte più impegnativa, perchè richiede capacità di orientamento anche su tratti non segnati, chi non volesse percorrere questo tratto può continuare fino al sentiero 161 e poi tornare indietro, o percorrere un anello andando a Resceto, seguendo poi la strada fino a tornare a Casania.

Il sentiero è molto panoramico dal Cavallo alla Tambura, dal Sella al Pelato. Dopo aver percorso con pazienza il primo tratto di cresta a 02h 49’ siamo alla base del punto più alto della cresta e proseguiamo a destra per evidenti tracce di mulattiera, sulla quale sono presenti segni rossi.

A 03h 59’ siamo presso un bel punto panoramico, da cui scendiamo, a sinistra, con qualche tratto da fare con la dovuta attenzione, per un minimo di esposizione.

Continuiamo a scendere con tratti molto semplici fino ad arrivare a 03h 40’ presso la cosiddetta Torretta. Questa è una torre di mattoni con annessa costruzione che presumo portasse l’elettricità a qualche cava o miniera della zona.

C’è uno spiazzo e bella vista anche su Casania. Sostiamo fino a 03h 57’ e poi scendiamo verso sinistra, il sentiero adesso non è più segnato, ma è molto evidente.

A 04h 11’ siamo presso una radura che attraversiamo e poi scendiamo, a sinistra nel bosco, per ripidi tornantini, cui segue la discesa, su roccette, con bella vista sul vicino borgo di Casania. A 04h 30’ siamo presso una casa isolata (villino Gioiello), da cui proseguiamo in discesa con tratto scalinato fino ad arrivare al paese, dove chiudiamo l’anello e subito dopo siamo al parcheggio, a 04h 38’.